2.5 Conclusioni
In conclusione, è il singolo cittadino che deve fare la differenza: non si può rimanere indifferenti al fatto che in una famiglia di tre persone, in cui ciascuno consuma in media 221 litri di acqua all'anno, consuma 35 kg di plastica per animali domestici, 70 kg di olio, 600 litri di acqua di processo, 80 kg di anidride carbonica CO2; in termini di emissioni atmosferiche, i numeri salgono a 1400 grammi di idrocarburi, 875 g di ossido di zolfo, 630 grammi di monossido di carbonio.
Devi provare tu, nel tuo piccolo, a fare la differenza!
In effetti, questi consumi potrebbero essere completamente eliminati solo scegliendo l'acqua dell'acquedotto, non solo a casa, ma anche negli uffici pubblici, nelle scuole, nelle aziende, nelle mense (scuole e aziende) dove le brocche d'acqua potrebbero prendere il posto delle bottiglie industriali. Inoltre, adottando l'opzione pro-acquedotto, una famiglia di 3 persone risparmierebbe fino a circa 700 euro all'anno, mentre un'azienda con 100 dipendenti potrebbe generare risparmi annui da un minimo di 10.000 a un massimo di 30.000 euro.
Quindi, calcolando l'impatto del trasporto di acqua in bottiglia su strada, spesso prodotta a miglia di distanza dai luoghi di acquisto effettivi, sembra che il viaggio di una singola bottiglia di acqua dal produttore al rivenditore comporti il consumo di circa 6 litri di gasolio per anno.
Non è dunque un caso che l'incentivare l'uso di acqua di rubinetto sia una delle questioni centrali dei cambiamenti in atto nella legislazione europea, dalla strategia sulla plastica alla recente proposta di revisione della direttiva sull'acqua potabile con almeno una riduzione del 17% del consumo di acqua bottiglia di plastica e un conseguente risparmio per le famiglie europee di almeno 600 milioni di euro all'anno.